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Nel 2019 Matera sarà la Capitale Europea della cultura, uscirà il nono episodio della serie di Star Wars e ci sarà un’eclissi totale di sole … queste le certezze!

Le promesse sono davvero strabilianti!

Si parla di un futuro in cui la tecnologia sarà talmente sviluppata da confondersi con la magia, l’intelligenza artificiale così avanzata da imitare la natura e i robot progrediti al punto da sembrare umani. Guardando ciò che si affaccia all’orizzonte vediamo un mondo capace di abbattere i confini tra i mondi, di farli parlare tra loro.

Gli oggetti saranno dotati di sensori, capaci di comunicazione e di intelligenza, di condividere le loro informazioni. Gli alberi e le piante del nostro giardino ci diranno quando innaffiarle, la scatola dei farmaci sarà grado di ricordare quando le pillole che contiene devono essere assunte o quando stanno per finire.

Si avranno robot abbastanza “intelligenti” da rivestire mansioni molto importanti e delicate, anche nel sociale o comunque a contatto con esseri umani: robot destinati a gestire la cura di un anziano o di un bambino nelle azioni più elementari, o allo svolgimento di piccole attività ospedaliere di routine. Ci sostituiranno in molti settori, per esempio nell’assistenza alle persone o anche nelle operazioni militari. Ci saranno robot per gli usi più svariati, microrobot grandi come insetti e capaci di muoversi come gli originali naturali e di raccogliere dati e monitorare l’ambiente.

Ma tutto questo è fantascienza? Quanto è lontana questa tecnologia?

Per Giorgio Metta il futuro è già oggi.

Giorgio Metta è il direttore della iCub Facility dell'Istituto Italiano di Tecnologia (Iit) di Genova, il dipartimento che si occupa dell’integrazione della ricerca e delle tecnologie nel campo della robotica umanoide. È uno dei padre di iCub, il robot bambino progettato per affrontare la frontiera tra la meccatronica e l’intelligenza artificiale. La sua ricerca ha l’obiettivo di progettare e costruire robot con capacità simili a quelle umane.

Giorgio Metta sarà l’ospite di “The Researchers’ Capital”, con lui scopriremo come la ricerca cambierà la nostra vita nei prossimi cinque anni.

Vi aspettiamo venerdì 25 settembre all’Auditorium del Parco alle ore 19:00.

“The Researchers’ Capital”: il 2019 è già iniziato!

locandina

The Researchers' Capital

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